Come si può guarire dalla miopia, una “malattia” dell’occhio ?
- Cos’è la miopia ?
- Come ci si ammala di miopia ?
- Come si cura la miopia ?
- La terapia farmacologica
- L’Ortocheratologia
- Terapia Chirurgica e Staminale
- Il punto sui progressi per curare la miopia
- Rimedi naturali per guarire la miopia ?
- Curare la miopia con la chirurgia ?
- La miopia è ereditaria ?
- Quanto è costato questo articolo ?
- Credits & Links
Cos’è la miopia ?
Se non sai niente di questa malattia dell’occhio puoi leggere questa introduzione alla miopia.
Quella sotto è l’immagine di chi non vede bene da lontano, come vede un miope:
In pratica l’occhio è una “speciale telecamera” che converte un immagine in un dato digitale che viene trasmesso al nostro cervello.
L’occhio è composto dalla retina, che possiamo pensare come una lastra fotografica o il chip sensore della telecamera.
Questo sensore retina è piccolo per cui i muscoli dell’occhio, attraverso l’uso di “lenti mobili” chiamate cristallino e cornea, devono mettere a fuoco l’immagine alle varie distanze. Quando queste lenti non funzionano correttamente le persone non ci vedono bene.

La riduzione della distanza di visione nitida è la manifestazione del cambiamento refrattivo del sistema visivo conseguente all’allungamento assiale del bulbo.
L’origine del termine è da attribuire al medico greco Galeno (131-201 d.C.) che con “Muopia” definiva coloro che usavano “strizzare gli occhi” come espediente per aumentare la nitidezza dell’immagine visiva.
Dalla tesi di Laurea di Mariani Giorgia: “La Miopia è uno dei principali disturbi visivi che affligge le società moderne. Secondo alcune recenti statistiche, si stima che l’attuale prevalenza dell’errore miopico caratterizzi un terzo della popolazione mondiale (circa 2.5 miliardi di persone [6]), dei quali 163 milioni con alta Miopia [11]. I casi sono raddoppiati negli ultimi trent’anni [12]. Gli studiosi sottolineano che la situazione mostrata è solo temporanea poiché prevedono un incremento dei casi fino a comprendere il 49.8% della popolazione mondiale del 2050, circa 4,758 miliardi [11] di soggetti, tanto da imporsi come la futura causa principale di cecità permanente [11], oggi al sesto posto [7].”
Com’è fatto l’occhio ?
L’occhio è una parte del corpo che utilizziamo moltissimo. Serve a guidare tutti i movimenti che necessitano di sincronismo o precisione di esecuzione. Da quando il computer e il telefono smartphone sono presenti in gran parte della nostra giornata l’occhio è sottoposto ad un extra lavoro inimmaginabile 50 anni fa.

Il bulbo oculare ha forma sferica, una lunghezza di circa 24 mm, pesa circa 7,5 grammi ed è posizionato nell’orbita, la cavità oculare ossea che lo protegge. È riempito con un denso gel, composto al 98% da acqua. Dato che il liquido è trasparente, si parla anche di corpo vitreo . Il restante 2% è rappresentato da acido ialuronico e fibre di collagene. A loro si deve la consistenza gelatinosa.
I muscoli oculari esterni si innestano sulla sclera. Questi muscoli ci consentono di muovere o ruotare gli occhi verso l’alto e il basso oppure verso destra e sinistra. Questi muscoli oculari obbediscono alla nostra volontà. Tuttavia, nell’occhio vi sono anche muscoli che reagiscono automaticamente senza il nostro intervento e che non possono essere influenzati dalla nostra volontà (una curiosità: e chi li muove?). A questa categoria di muscoli appartengono i muscoli ciliari (lat. musculus ciliaris): consentono al nostro cristallino elastico di modificare la propria forma ed all’occhio di mettere a fuoco a diverse distanze. Il processo appena descritto viene definito accomodazione.
La cornea è attraversata da nervi finissimi, ma non è irrorata da vasi sanguigni. Se osservata al microscopio, la cornea risulta costituita da sei strati: epitelio, membrana di Bowman, stroma corneale, strato di Dua, membrana di Descemet ed endotelio. Ognuno di questi strati svolge una particolare funzione. Attraverso la cornea, mantenuta costantemente idratata dal liquido lacrimale, i raggi di luce incidenti vengono raccolti e refratti al centro.
La pupilla è un’apertura nera e rotonda nell’iride attraverso la quale i raggi di luce possono raggiungere l’interno dell’occhio. A seconda di quanta luce raggiunge il nostro occhio, la pupilla si restringe o si allarga. La dimensione della pupilla è determinata da due muscoli oculari interni. In presenza di luce forte, il muscolo costrittore della pupilla si contrae e la pupilla si restringe. Se è buio e la luce è poca, il muscolo dilatatore della pupilla (lat. musculus dilatator pupillae) si dilata e la pupilla si allarga. Entrambi i muscoli, come i muscoli ciliari, non sono controllati dalla tua volontà e non è possibile comandarli coscientemente. Funzionano in modo automatico. Inoltre, la tua pupilla reagisce anche alle emozioni quali l’eccitazione, la paura, la tristezza o la felicità. Le tue reazioni possono essere riconosciute osservando la pupilla.
Il cristallino è trasparente, elastico e deformabile. Non presenta né vasi sanguigni né nervi e riceve i nutrienti necessari solo attraverso l’umor acqueo. Può modificare la sua forma biconvessa. Pertanto, il cristallino non è una struttura rigida, bensì adatta il potere diottrico per fare convergere i raggi di luce. È in grado di adattarsi automaticamente alle diverse distanze. Questo processo è definito accomodazione. Per modificare la curvatura, il cristallino necessita della forza dei muscoli ciliari. Lo spessore del cristallino dipende dal relativo livello di accomodazione; il diametro corrisponde a circa dieci millimetri.
Il cristallino è appeso alle fibre zonulari (lat. fibrae zonulares) dei muscoli ciliari come a dei nastri di gomma simili ai raggi di una ruota. Viene appiattito da questi muscoli quando vogliamo mettere a fuoco un oggetto lontano. Se i muscoli ciliari si rilassano, si riduce la tensione delle fibre zonulari, il cristallino assume forma tondeggiante grazie alla sua elasticità e diventano riconoscibili gli oggetti da vicino, ad esempio i caratteri di un quotidiano.
La retina è costituita da dieci strati. In uno strato si trovano le cellule sensibili alla luce: i coni e i bastoncelli. I bastoncelli reagiscono già in presenza di poca luce. In termini di quantità, con circa 120 milioni di cellule, sono certamente in numero superiore ma non sono in grado di percepire i colori. Sono solo i circa 6 milioni di coni sensibili ai colori a rendere l’ambiente che ci circonda colorato; tuttavia, questa non è la loro unica funzione: i coni sono importanti anche per una visione nitida!
Le lacrime, invece, sono una specie di detersivo. Vengono prodotte principalmente nelle ghiandole lacrimali che si trovano sopra il bulbo oculare nella cavità oculare. Le ghiandole hanno circa le dimensioni di una piccola mandorla e, attraverso canali, bagnano l’occhio con il liquido lacrimale. Grappoli di ghiandole più piccoli nella palpebra supportano le grandi ghiandole lacrimali. Le lacrime vengono distribuite uniformemente sulla cornea e formano un film liquido che protegge i nostri occhi dalla secchezza, ma che contrasta anche le irritazioni di natura meccanica o chimica.
Come ci si ammala di miopia ?
Questa è una domanda importante che dobbiamo porci per capire come si può prevenire o curare la miopia.
Ci sono almeno due scuole di pensiero/ricerca che spiegano perché gli occhi perdono la capacità di vedere da lontano, cioè diventano miopi.
Problema ereditario/genetico
Un patrimonio genetico difettoso che si trasmette ai propri consanguinei che nell’arco della vita sviluppano la miopia in quanto scritto nei geni. Questo tipo di spiegazione, se confermato porta a dire che non ci si può fare niente. Io personalmente sono miope dall’età di 12 anni, ma nessuno dei miei genitori era ed è tutt’ora miope. Sembra una tesi che piano piano viene limitata nella sua efficacia se non esclusa come causa della miopia.
La miopia elevata ha un’origine genetica e aumenta rapidamente dopo la nascita. Continuerà a progredire per tutta la vita. (una mia considerazione: possiamo dire che il bambino nasce con una già presente miopia/malfunzionamento dell’occhio. Per stabilire in modo certo la origine genetica dovresti verificare quale sia il gene responsabile della miopia).
Problema Ambientale/comportamentale
L’Optometria Comportamentale considera la maggior parte delle miopie come un problema indotto dallo stress dal continuo utilizzo dell’occhio che focalizza da vicino e non un problema congenito.
Dalla tesi di Laurea di Mariani Giorgia: “La distribuzione geografica degli errori refrattivi non è omogenea. Le stime di prevalenza variano molto tra i paesi tanto che si ipotizza una predisposizione genetica etnica coadiuvata dall’influenza ambientale e dello stile di vita [5] [11]. Non a caso la Miopia è riscontrata prevalente nelle aree urbanizzate rispetto a quelle rurali [7] [14] e sembra essere molto comune tra i soggetti con IQ e livello di scolarizzazione più alti [15] che tendono a spendere meno tempo in attività all’aperto [6].
Il panorama mondiale risulta diviso in tre grandi aree di prevalenza: da una parte si collocano i paesi del Sud-Est Asiatico e dell’America Settentrionale, i paesi “high income”, ricchi, che mostrano le percentuali più preoccupanti. Se si pensa che sessant’anni fa il 10-20% delle persone asiatiche era miope, oggi si stima che il 90% dei giovani adulti orientali porti gli occhiali [6], con picchi al 75% in Cina [4], 40% in Giappone, 50% in Taiwan, 70% a Singapore [16] e uno spaventoso 96,5 % dei giovani diciannovenni in Seul, Corea del Sud [6]. I casi di alta Miopia sono in aumento specialmente tra i soggetti più giovani, circa un 20%-24% in Asia Orientale [9] [14]. Si ritiene pertanto che una delle cause principali sia la riduzione delle attività all’aperto [6] come risultato di un sistema educativo molto rigido sin dall’età più tenere.
Miopia indotta: errore refrattivo indotto dall’assunzione di farmaci.
Il meccanismo di sviluppo della Miopia resta ancora un’incognita [15]. Il solo modello genetico risulta insufficiente per spiegare il rapido aumento dell’incidenza nelle popolazioni moderne, viste le tempistiche dei meccanismi evolutivi. Tuttavia, l’ipotesi di un’origine eziologica multifattoriale si sta associando al noto modello genetico [24]: l’idea che lo sviluppo e la progressione della Miopia possano dipendere anche da variabili come l’età, e altre iatrogene sensibilmente cambiate in questo breve periodo di tempo come il livello di istruzione, l’occupazione, la nutrizione, l’attività all’aperto, l’etnia, la regione geografica e lo stato socioeconomico.
Lo stimolo luminoso è il principale input che promuove la crescita e lo sviluppo dell’occhio umano nel neonato al fine di rendere la visone nitida, secondo il “Meccanismo di Emmetropizzazione” [8].
Dalle recenti analisi sulle possibili influenze, emerge che l’esposizione alla luce solare potrebbe essere un importante fattore protettivo e preventivo dell’allungamento assiale del bulbo oculare.

Recenti studi si sono concentrati sugli effetti delle diverse radiazioni luminose nell’occhio umano scoprendo che in questi ultimi decenni in cui è dilagata la Miopia, è venuto a mancare un apporto consistente di luce nella frequenza spettrale del viola rispetto a tutte le altre, disponibili anche nelle lampade a LED di cui la società è ben fornita [29]. Le ricerche condotte in vivo su animali, in vitro e trasportate sugli umani hanno mostrato un significativo effetto protettivo della luce viola rispetto alla luce blu per l’occhio umano tradotto in un potenziale rallentamento del tasso di progressione della Miopia [29].
Il meccanismo biologico implicato non è ancora ben chiaro ma sembra essere associato in primo luogo alla regolazione del gene EGR1 [29] e in secondo luogo al cambiamento nel metabolismo della Dopamina [15].
E’ stato stimato che per ogni unità logaritmica di aumento nell’esposizione alla luce solare, il tasso di allungamento assiale subisce un rallentamento di circa 0.12 mm/anno [23]”.
Come si cura la miopia ?
Non sono un oculista per cui riporto solo informazioni di dominio pubblico.
Dalla tesi di Laurea di Mariani Giorgia: “in Cina 900 bambini di 6-7 anni sono stati sottoposti a 40 minuti aggiuntivi di pausa pranzo all’aperto per tre anni, mentre in Taiwan per 80 minuti con il divieto di stare all’interno. Nel primo caso il 30% ha sviluppato Miopia all’età di nove anni rispetto al 40% del controllo, ma nel secondo caso solo per l’8% dei bambini è emerso il difetto refrattivo confrontato con il 18% del controllo.
La crescita dell’occhio umano è regolata dalla visione a partire dalla prima esperienza visiva del neonato [8]. Alla nascita il sistema visivo è solitamente affetto da un errore refrattivo, in genere ipermetropico, e la corrispondente immagine sfuocata funge da stimolo per il Meccanismo di Emmetropizzazione al fine di guidare la crescita assiale del bulbo fino a far coincidere il piano focale dell’immagine con quello dei fotorecettori retinici. Il fatto che l’immagine visiva influenzi a tal punto il sistema porta avanti l’idea che alcune condizioni visive possano essere favorevoli o meno allo sviluppo e alla manifestazione della Miopia.
Alcuni ritengono che il substrato implicato nell’origine dei cambiamenti sia la Dopamina [15] [34], presente a livello retinico con numerosi recettori come mediatrice della comunicazione nervosa delle cellule Amacrine. La sua concentrazione dipende dalla stimolazione luminosa che raggiunge la retina e se è presente in buoni quantitativi sembra agire come segnale di “stop” dell’allungamento assiale.
Alcuni ritengono che la tonicità del muscolo ciliare influenzi lo sviluppo del bulbo.
Le alterazioni croniche della concentrazione di Insulina nel sangue causano degli scompensi nella produzione di alcuni fattori di crescita che oltre ad avere effetti sistemici sembrano implicati nella crescita assiale del bulbo oculare [36]. Un elevato consumo di zuccheri e amidi alza i livelli sanguigni di Insulina.L’esposizione della pelle alla luce solare è la fonte fondamentale di Vitamina D per il corpo umano. Sono stati verificati gli effetti benefici delle radiazioni luminose nella regolazione metabolismo della Dopamina [15] [34] e nella genetica del gene EGR1 [32], ma anche la concentrazione di Vitamina D può essere un fattore da prendere in considerazione. Di recente l’alta incidenza Miopia delle zone della Corea ha mostrato una correlazione positiva con bassi livelli di 25- idrossivitamina D nel sangue della popolazione e insieme ad altre ricerche su campioni dell’Est Asiatico e delle zone africane ha portato a stimare che il rischio di Miopia cresce di sei volte con ipovitaminosi D.
Le popolazioni che attualmente vivono lontani dagli influssi della modernizzazione alimentare non mostrano questi rischi alla salute [35] e sono anche meno miopi [7].
L’attività visiva prossimale (stare troppo vicini all’oggetto che si osserva o si legge) appare la causa più conclamata nella manifestazione della Miopia giovanile, anche chiamata “Miopia scolastica” [36]. Numerose ricerche hanno confermato che la lettura, la scrittura, l’uso del computer e schermi interattivi sono attività molto più frequenti nella popolazione miope rispetto a quella ipermetrope ed emmetrope [24]. Tuttavia il reale meccanismo che porta all’allungamento assiale in questo frangente resta oggetto di discussione.
il lavoro prossimale rende miopi ma senza ancora una valida spiegazione. Probabilmente la durata e l’intensità dell’impegno cognitivo sono più efficaci dell’impegno accomodativo [40] . È comunque conveniente prendere in seria considerazione gli interventi di igiene visiva.
Un ambito di ricerca è l’impiego di farmaci anti- muscarinici, come l’Atropina, e sulle tecniche che ricercano il defocus miopico attraverso lenti a contatto o lenti oftalmiche. [47]. Tuttavia esistono numerose altre strategie in fase di sperimentazione: una tra le più interessanti è il trapianto delle Cellule Staminali [13].
La terapia farmacologica
si è dimostrata la migliore strategia nella profilassi della Miopia giovanile e nella sua progressione [47] [48]. L’impiego di farmaci come l’Atropina ha portato a un rallentamento del 60% della progressione nel primo anno di trattamento [45] [46]. Tuttavia il meccanismo di azione resta ancora poco chiaro.
I suoi effetti variano a seconda della quantità di farmaco presente nella sede di azione e anche alla via di somministrazione: i dosaggi più elevati, 1%, 0,1% e 0,5%, hanno risultati concreti migliori e in un tempo più breve rispetto all’atropina 0,01%, ma anche effetti indesiderati di fotofobia e riduzione della visione prossimale amplificati [7]. Un’altra problematica molto comune dell’alto dosaggio è la recidiva della Miopia alla fine del trattamento, che al contrario sembra non verificarsi con le percentuali più basse di principio attivo.
una nuova soluzione è rappresentata dalla Pirenzepina che si sta proponendo come un trattamento alternativo ugualmente apprezzato. Anche in questo caso si parla di un farmaco “dose-dipendente” quindi è necessario prestare attenzione per limitare gli effetti indesiderati di mal di testa, febbre e sindrome influenzale [48].
Di recente è stato scoperto un altro farmaco chiamato Metilxantina che in dosi non tossiche modula l’attività dei recettori per l’Adenosina agendo indirettamente su quelli muscarinici e dopaminergici. Il trattamento per ora si sta rivelando efficace e sicuro soprattutto per i bambini e può essere usato fino all’età 18-20 anni, quando la Miopia tende a stabilizzarsi [51].
L’Ortocheratologia
ad esempio è una branca della Contattologia già presente negli anni Sessanta [7] [53], finalizzata a corregge la refrazione oculare mediante il rimodellamento della superficie corneale, ottenuto con l’applicazione notturna di lenti a contatto rigide a geometria inversa. Si tratta di una tecnica reversibile non chirurgica che sta dimostrando ottime potenzialità nel controllo della Miopia soprattutto tra i bambini.
Dalle recenti statistiche emerge che i portatori di lenti notturne giovino di un rallentamento medio del 45% [54] della crescita dell’asse oculare con picchi fino al 63% [55] e che il trattamento si classifichi come seconda migliore scelta dopo l’Atropina 0,01%, che invece ha un tasso medio del 50% [54].
Anche se il reale meccanismo è ancora dibattuto, si ipotizza che queste lenti creino un defocus miopico nella retina periferica tale da rallentare l’allungamento dell’asse tipico della Miopia in progressione [52] [55] [56] [57]. l’Ortocheratologia non è sempre efficace nelle Miopie basse [54] inferiori alle 2,00D [57].
L’Ortocheratologia può portare agli stessi risultati se praticata con cura e igiene onde evitare episodi di epidemie di cheratiti infettive come i 100 casi che si sono verificati tra il 2001 e il 2008 incluse quelle batteriche e da Acanthamoeba [58].
Terapia Chirurgica e Staminale
I cambiamenti anatomici a cui è sottoposto l’occhio miopie in fase di crescita assiale mostrano soprattutto un progressivo assottigliamento e indebolimento della tunica sclerale [13] e probabilmente sono una diretta conseguenza della sua capacità di adattarsi strutturalmente agli input visivi retinici.
Vista la degenerazione concreta della tunica fibrosa, si è pensato di proporre un suo pratico rafforzamento mediante il posizionamento di una striscia di tessuto o di Sclera vera e propria donati da cadavere tra i muscoli oculari e la superficie posteriore del bulbo attraverso una peritomia limbare. Questa tecnica è nota come “Posterior Scleral Reinforcement” (PSR) e propone proprio un rafforzamento sclerale posteriore fisico o operato attraverso l’iniezione di un polimero semi-penetrante degradabile nella stessa zona. Ad ogni modo la difficoltà di ottenere i materiali biocompatibili e le complicazioni che possono presentarsi, come debolezza muscolare e diplopia, fanno di questa tecnica una procedura limitata solo ad alcuni casi molto gravi [13].
Alla luce delle ipotesi sulla patogenesi della Miopia, la presenza di cellule mesenchimali staminali in sede sclerale e la possibilità di trapiantarne altre da altri distretti corporei indicano una via potenzialmente praticabile per la terapia della Miopia. Un esempio può essere il deposito di una piccola popolazione di staminali nello spazio tra la Coroide e la Sclera mediante l’uso di aghi a piccoli diametri tali da rendere l’incisione poco invasiva senza il rischio di creare emorragie o danni retinici. I vantaggi di questa tecnica stanno nella possibilità di immettere Cellule Staminali che potrebbero differenziarsi in Fibroblasti e fornire supporto strutturale ma soprattutto nell’allontanamento della Sclera dalla Retina e quindi nella possibilità di interrompere la comunicazione tra queste due strutture o magari mediarla inserendo alcune cellule manipolate in laboratorio e adibirle alla produzione di Dopamina che già ha mostrato il suo ruolo nell’inibizione della crescita dell’asse [13] [34].
Il punto sui progressi per curare la miopia
Contrariamente a quanto si pensava, è emerso che la crescita del sistema visivo è guidata dalla visione e che la retina periferica ricopre un ruolo predominante rispetto al centro-fovea. Di conseguenza la teoria del defocus ipermetropico periferico e la comunicazione biochimica della Retina con la Sclera si propongono come le ipotesi più probabili dell’allungamento assiale e confutano le precedenti che incriminavano la visione centrale e il meccanismo dell’accomodazione.
Nel nuovo modello eziopatogenetico viene rivalutato anche il ruolo della Genetica che pare operare non più solo nella trasmissione parentale, ma anche nelle mutazioni geniche indotte dalla luce solare, dall’Insulina degli alimenti e da altri fattori ambientali tali da stimolare la crescita del bulbo. Di conseguenza la ricerca deve assumere un punto di vista ad ampio raggio su tutti gli aspetti della vita che sono cambiati nell’ultimo secolo in concomitanza con l’aumento della prevalenza miopica.”
Rimedi naturali per guarire la miopia ?
Ci sono rimedi naturali per curare la miopia ?
Una premessa che mi sento di fare è questa: un rimedio naturale per me è o un rimedio gratuito o un rimedio che non ha nessuna controindicazione per la nostra salute, e direi che puoi usarlo da te senza nessun intermediario.
Nel mondo dell’ottica ci sono molte persone e aziende che guadagnano risolvendo i tuoi problemi della vista. Si parte dal medico che ti fa la visita, al commerciante che vende le lenti e gli occhiali, dall’azienda che produce le lenti e gli occhiali, all’azienda che produce i macchinari e gli strumenti di misura per fare la visita, al ricercatore che scopre perché sei miope e come guarirti, al designer che disegna gli occhiali, fino alla persona che fa le pulizie nei vari uffici e negozi.
Questo ragionamento mi porta a pensare che il mondo economico che gira attorno ai problemi degli occhi non ha molto interesse a pubblicizzare rimedi gratuiti o che puoi adottare con il fai da te. Ogni volta che chiunque ti propone di risolvere il tuo problema di miopia mi chiedo qual’è il suo interesse nel farlo.
Questo non significa che chi propone metodi non naturali abbia torto ne il contrario, sta a me applicare un ragionamento ai dati che ho per cercare di capire come stanno le cose.
Occhiali stenopeici
Abbiamo visto che la ricerca scientifica sostiene che a livello meccanico-fisico si può fare qualcosa. In effetti propongono l’utilizzo di speciali lenti a contatto rigide che servono a comprimere il cristallino così da “deformarlo”, e sembra che questa soluzione abbia un discreto successo.
Questo successo è legato alla naturale propensione del sistema visivo, nel suo complesso funzionamento, di correggere la lunghezza del bulbo oculare se viene stimolata la retina periferica. Cioè il corpo umano è in grado, se stimolato nel giusto modo, di correggere il problema della miopia da solo.
Non sembra funzionare invece usare lenti con minor correzione di quella che serve.
Già nel passato chi voleva migliorare la vista da lontano usava occhiali stenopeici fatti come vedi sotto.
La scienza boccia gli occhiali con forellini, occhiali stenopeici, in quanto i test effettuati non hanno riscontrato un miglioramento significativo della miopia.
Per chi ha un deficit visivo basso questi occhiali sono sufficienti per vedere in modo chiaro la Tv, alleviando così l’affaticamento dell’occhio.
Il metodo Bates
Il metodo Bates (ideato dal medico Statunitense William Horatio Bates nel 1919, Laureato in medicina e chirurgia nel 1885 alla Cornell University, medico-chirurgo e insegnante di oftalmologia nella scuola medica per laureati e nell’ospedale di New York, ha scritto molti articoli sul funzionamento dell’occhio pubblicati sul New York Medical Journal) promette di guarire gli occhi. Usa esercizi che mirano a utilizzare muscoli dell’occhio per “riprogrammare” la capacità del cristallino di focalizzare, il rilassamento fisico ed esercizi mentali per ridurre l’affaticamento degli occhi, e la “nutrizione” dell’occhio con bagni di sole.
Bates sconsigliava di usare occhiali correttivi in quanto a suo dire avrebbero peggiorato la vista. Il suo metodo si basa sul presupposto che la vista peggiora perché c’è un squilibrio corpo-mente. Bates fu espulso dalla American Optometric Association perché i suoi precetti andavano contro tutti i più evidenti principi dell’anatomia oculare ed erano privi del supporto scientifico.
Ora dopo 100 anni la scienza ci dice che la luce del sole fa bene agli occhi e riduce la miopia. Chissà magari qualcuno che segue questi precetti troverà giovamento in modo naturale, visto che Bates non indica nessuna azione pericolosa per il nostro corpo, per i propri occhi.
Super-Cibi che stimolano Mente e Dopamina
Dal punto di vista chimico, cioè farmacologico, ci sono molecole che, stimolando la produzione di Dopamina, innescano un processo di guarigione dell’occhio. Anche qui i ricercatori certificano che è il corpo che ha la capacità di rimettersi a posto aiutato da una molecola che ripristina un equilibrio interno.
Il lungo video che ho riportato accenna, al 2 ore 10 minuti e 40 secondi, all’effetto benefico di un super-cibo che si chiama Alga Klamat. Questo cianobattero, impropriamente chiamata alga per semplicità, ha proprietà stimolanti per il complesso meccanismo mente-corpo regolato dalla Dopamina. Questo è quello che afferma il ricercatore Dottor Stefano Scoglio presentando i prodotti della azienda Nutrigea.
Le cose che dice mi sembrano compatibili con l’approccio farmacologico usato dalla più recente conoscenza scientifica. La molecola farmacologica è pericolosa, è un veleno, sopra una certa quantità ed efficace quando viene diluita. Ci sono ricerche che avvisano della pericolosità dei cianobatteri (vedi approfondimenti nella sezione Links & Credits). L’unica differenza tra i cianobatteri, che sono di origine naturale, e le molecole farmacologiche, che sono ottenute con processi chimici, mi sembra tutta qui. E questo mi fa ben sperare che i cianobatteri della alga Klamath siano efficaci.
Acquisterò questi prodotti integratori alimentari e li proverò sulla mia miopia e ti farò sapere se miglioro, aggiornando questo articolo entro Dicembre 2020.
Puoi trovare e acquistare questi integratori alimentari da:
Prezzi e dove comprare alga Klamath
Nutrigea
E’ ormai chiaro che l’interazione del corpo con la luce naturale e l’aria aperta migliorano la miopia. Anche l’assunzione di troppi zuccheri “moderni” raffinati potrebbe influire nel peggioramento drammatico di questa malattia dell’occhio.
Curare la miopia con la chirurgia ?
La chirurgia è il modo più sicuro per curare la miopia ?
La miopia è ereditaria ?
Mentre qualche fonte addossa la colpa ai genitori perché si pensa che la miopia sia ereditaria io cercherò di dare una mia personale risposta a questa domanda.
Se la miopia è ereditaria significa che in passato c’erano le stesse percentuali di miopi che nel presente ?


Nel passato i miopi erano molto inferiori di numero. Nel 1800 è stata fatta una statistica tra 10’000 uomini alla visita medica di reclutamento (Link a fonte & Credit). Solo 12 di essi furono scartati per problemi di miopia. Nello stesso periodo su 127 studenti di Oxford il 25% di essi usava gli occhiali.
I grafici sopra e la statistica di inizio Ottocento mi dicono che la miopia non è per niente ereditaria, ma è legata agli stili di vita.
Se la miopia è un problema di genetica allora tutti gli umani hanno lo stesso problema nella stessa misura ?
Abbiamo visto insieme che gli studi e le statistiche indicano che il maggior numero di miopi si trovano nella Corea del Sud dove la scolarizzazione spinta è preponderante nella vita dei bambini, ma il numero di miopi è aumentato solo recentemente. In Africa dove la “modernità” è meno marcata ci sono molti meno miopi.
La miopia è più diffusa nelle persone che studiano o bambini che vivono troppo tempo senza stare al sole.
Nel Medioevo, dove appaiono i primi occhiali da vista, chi li usa sono gli scrivani, persone che tutto il giorno riproducono libri usando la scrittura e la pittura. Questi specialisti della riproduzione dei libri usano gli occhi concentrandosi su zone vicine all’occhio e su piccoli dettagli.
A me non sembra che questi dati e statistiche siano compatibili con un problema di genetica, almeno nella maggior parte dei casi di miopia.
Cito per ultimo la mia esperienza specifica. Sono stato un bambino che ha giocato almeno metà della giornata all’aperto, anche in campagna, fino alla fine delle scuole elementari. Per cui il sole non mi è mancato. Alle medie ho iniziato a studiare alla sera con luce molto fioca e lampade a filamento dal colore giallo. Le uscite all’aperto si sono diradate. Il computer, Tablet o Smartphone non esistevano. In terza media ho messo gli occhiali da miope. Sicuramente ho mangiato molti zuccheri raffinati. Non faccio statistica, ma la mia testimonianza può essere uno spunto di riflessione. Oggi ho -4,5 diottrie per occhio come le avevo 30 anni fa. Uso tutti i giorni il computer anche 12 ore, però ho notato che la qualità dello schermo è molto importante.
Con schermi poco definiti mi affatico molto la vista e gli occhi diventano secchi, fino a creare un calazio nell’occhio sinistro, che è il più incline a rimanere asciutto e privo di lacrimazione. L’ultimo mi è passato recentemente ed ho usato solo collirio, più volte al giorno e collirio con argento colloidale solo prima di andare a dormire come antibiotico naturale.
Nelle mie precedenti esperienze con il calazio l’ho “curato” con antibiotico farmaceutico, ma ho notato che dopo qualche settimana il problema si ripresentava uguale a prima. L’ultima volta che mi è venuto ho deciso di curarlo in modo naturale con massaggi nella zona del calazio, rimanere idratato e idratare spesso con collirio l’occhio con calazio (ci sono anche consigli per un cambio di alimentazione). Ci sono voluti 3 mesi, ma ora è quasi del tutto scomparso.
Quanto è costato questo articolo ?
Uso con piacere il mio tempo per scrivere articoli che spero possano esserti utili.
Ti indico i giorni e le ore che ho dedicato a questo articolo:
10 Novembre 2020 – 4 ore
11 Novembre 2020 – 8 ore
12 Novembre 2020 – 6 ore
13 Novembre 2020 – 6 ore
Se vuoi aiutarmi con le spese del sito internet puoi fare una donazione. Qualunque cifra potrai donare sarà molto apprezzata.
Per contribuire a pagare le spese del sito internet uso l’affiliazione ad Amazon. Metto dei link a prodotti che penso siano interessanti per prezzo, qualità e prestazioni. Se ti interessano e li compri il sito riceverà un piccolo riconoscimento monetario e a te il prodotto non costerà niente in più.
Credits & Links
Link sostanze dopanti e luce LED
Link Misura di uno spettro visibile fonte Enea
Link “how colours affect hypothalamus”
Link “Effects of Different Light Sources on Neural Activity”
Link “Violet Light Transmission is Related to Myopia Progression in Adult High Myopia” by Nature
Link “Dopamine signaling and myopia development”
area di indagine “Current Status on the Development and Treatment of Myopia”
area di indagine “Myopia, posture and the visual environment”
Metodo naturale Bates – in inglese
Metodo Bates informazioni varie
https://www.fielmann.it/it/informazioni-generali/anatomia-dell-occhio/
Curiosità su storia degli occhiali e moda – http://mda-arte.blogspot.com/search/label/occhiali
Cianobatteri e Cianotossine – fonte Istituto Superiore di Sanità