Energia rinnovabile – Sciamanna Lucio https://www.sciamannalucio.it Consulenze per la didattica e l'elettronica Fri, 21 Jun 2019 12:52:43 +0000 it-IT hourly 1 Normativa privacy cookie e il nuovo GDPR UE 2016/679 https://www.sciamannalucio.it/nuovo-gdpr-ue-2016679-normativa-sulla-privacy/ https://www.sciamannalucio.it/nuovo-gdpr-ue-2016679-normativa-sulla-privacy/#respond Thu, 31 May 2018 07:55:59 +0000 https://www.sciamannalucio.it/?p=2840 Dal 25 Maggio 2018 è entrato in vigore un nuovo regolamento UE per la sicurezza dei dati e della privacy. Vediamo insieme cosa cambia e dove reperire informazioni che possono aiutare i piccoli amministratori di blog e siti internet aziendali di piccole attività. La fonte di riferimento dove trovare le informazioni più sicure è il […]

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Dal 25 Maggio 2018 è entrato in vigore un nuovo regolamento UE per la sicurezza dei dati e della privacy.

Vediamo insieme cosa cambia e dove reperire informazioni che possono aiutare i piccoli amministratori di blog e siti internet aziendali di piccole attività.

La fonte di riferimento dove trovare le informazioni più sicure è il sito internet del

garante per la protezione dei dati personali

Cercherò di creare un piccolo riassunto delle cose fondamentali da implementare per essere in regola con la nuova normativa. E’ servito a me e spero che possa tornare utile anche a te che stai leggendo. Essendo un sunto non prendere decisioni solo basate sulle mie informazioni, ma fai sempre riferimento e verifica ciò che è indicato nel regolamento generale sulla protezione dei dati. Le frasi “racchiuse tra virgolette” sono un estratto parziale o integrale del testo normativo. I riferimenti definiti dalla lettera C seguiti da un numero sono i paragrafi trattati all’inizio della normativa e definiti “considerando”.

Al link che segue trovi la guida ufficiale del garante. Invece qui il link a il regolamento generale sulla protezione dei dati formato da 190 pagine in Italiano.

Qui la “Guida all’applicazione del regolamento Europeo” dove trovi tutte le informazioni in forma semplificata e con aiuti pratici.

Qui trovi la “FAQ all’uso dei cookie“.

Quando si applica il nuovo regolamento

“Il presente regolamento si applica al trattamento interamente o parzialmente automatizzato di dati personali e al trattamento non automatizzato di dati personali contenuti in un archivio o destinati a figurarvi.

Non si applica ai trattamenti di dati personali quando:

  • effettuati da una persona fisica per l’esercizio di attività a carattere esclusivamente personale o domestico
  • effettuati dalle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento o perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, incluse la salvaguardia contro minacce alla sicurezza pubblica e la prevenzione delle stesse
  • Per il trattamento dei dati personali da parte di istituzioni, organi, uffici e agenzie dell’Unione, si applica il regolamento (CE) n. 45/2001″

Il trattamento dei dati personali deve essere fatto anche da aziende che operano dall’estero, se l’interessato è residente nell’Unione Europea:

“Il presente regolamento si applica al trattamento dei dati personali effettuato nell’ambito delle attività di uno stabilimento da parte di un titolare del trattamento o di un responsabile del trattamento nell’Unione, indipendentemente dal fatto che il trattamento sia effettuato o meno nell’Unione”.

Cosa si intende per dato personale

“qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile («interessato»); si considera identificabile la persona fisica che può essere identificata, direttamente o indirettamente, con particolare riferimento a un identificativo come il nome, un numero di identificazione, dati relativi all’ubicazione, un identificativo online o a uno o più elementi caratteristici della sua identità fisica, fisiologica, genetica, psichica, economica, culturale o sociale; (C26, C27, C30)”.

Cosa si intende per trattamento dei dati

“qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l’ausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali o insiemi di dati personali, come la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l’adattamento o la modifica, l’estrazione, la consultazione, l’uso, la comunicazione mediante trasmissione, diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l’interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione”.

Cosa si intende per profilazione dei dati

“qualsiasi forma di trattamento automatizzato di dati personali consistente nell’utilizzo di tali dati personali per valutare determinati aspetti personali relativi a una persona fisica, in particolare per analizzare o prevedere aspetti riguardanti il rendimento professionale, la situazione economica, la salute, le preferenze personali, gli interessi, l’affidabilità, il comportamento, l’ubicazione o gli spostamenti di detta persona fisica; (C24, C30, C71-C72)”. [cookies, analytics like, ADSense like, ADWords like]

Cosa si intende per titolare del trattamento

“la persona fisica o giuridica, l’autorità pubblica, il servizio o altro organismo che, singolarmente o insieme ad altri, determina le finalità e i mezzi del trattamento di dati personali”. [proprietario del blog o azienda]

Cosa si intende per responsabile del trattamento

“la persona fisica o giuridica, l’autorità pubblica, il servizio o altro organismo che tratta dati personali per conto del titolare del trattamento”. [commercialista, vari servizi internet come google analytics]

Cosa si intende per violazione dei dati personali

“la violazione di sicurezza che comporta accidentalmente o in modo illecito la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati; (C85)”

art 6 “Liceità del trattamento”

“Il trattamento è lecito solo se e nella misura in cui ricorre almeno una delle seguenti condizioni: (C40)

a) l’interessato ha espresso il consenso al trattamento dei propri dati personali per una o più specifiche finalità; (C42, C43) [consenso privacy, consenso cookies, consenso news letter, etc…]

b) il trattamento è necessario all’esecuzione di un contratto di cui l’interessato è parte o all’esecuzione di misure precontrattuali adottate su richiesta dello stesso; (C44) [fattura, preventivo di offerta, etc…]

c) il trattamento è necessario per adempiere un obbligo legale al quale è soggetto il titolare del trattamento; (C45)” [dichiarazione dei redditi, IVA, commercialista, etc…]

Differenze nel trattamento dei dati

I dati personali detti “sensibili”, essendo molto importanti, vanno protetti in modo specifico rispetto agli altri dati.

I dati che vengono scambiati tra persone sono definiti dati sensibili, vedi art. 9quando: “rivelino l’origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all’orientamento sessuale della persona. (C51)”.

Per la raccolta di questi dati si deve firmare, normalmente, un consenso scritto.

Informazioni da fornire nel momento della raccolta dei dati via internet

L’articolo 14 definisce quali informazioni rendere note a chi ti sta fornendo i dati personali in modo indiretto, tramite form o richiesta mail, o altri mezzi telematici.

“Qualora i dati non siano stati ottenuti presso l’interessato, il titolare del trattamento fornisce all’interessato le seguenti informazioni:

1-a) l’identità e i dati di contatto del titolare del trattamento e, ove applicabile, del suo rappresentante;

1-b) i dati di contatto del responsabile della protezione dei dati, ove applicabile;

1-c) le finalità del trattamento cui sono destinati i dati personali nonché la base giuridica del trattamento;

1-d) le categorie di dati personali in questione;

1-e) gli eventuali destinatari o le eventuali categorie di destinatari dei dati personali;

1-f) ove applicabile, l’intenzione del titolare del trattamento di trasferire dati personali a un destinatario in un paese terzo o a un’organizzazione internazionale e l’esistenza o l’assenza di una decisione di adeguatezza della Commissione o, nel caso dei trasferimenti di cui all’articolo 46 o 47, o all’articolo 49, secondo comma, il riferimento alle garanzie adeguate o opportune e i mezzi per ottenere una copia di tali dati o il luogo dove sono stati resi disponibili.”

“2-a) il periodo di conservazione dei dati personali oppure, se non è possibile, i criteri utilizzati per determinare tale periodo;

2-b) qualora il trattamento si basi sull’articolo 6, paragrafo 1, lettera f), i legittimi interessi perseguiti dal titolare del trattamento o da terzi;

2-c) l’esistenza del diritto dell’interessato di chiedere al titolare del trattamento l’accesso ai dati personali e la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento dei dati personali che lo riguardano e di opporsi al loro trattamento, oltre al diritto alla portabilità dei dati;

2-d) qualora il trattamento sia basato sull’articolo 6, paragrafo 1, lettera a), oppure sull’articolo 9, paragrafo 2, lettera a), l’esistenza del diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento senza pregiudicare la liceità del trattamento basata sul consenso prima della revoca;

2-e) il diritto di proporre reclamo a un’autorità di controllo;

2-f) la fonte da cui hanno origine i dati personali e, se del caso, l’eventualità che i dati provengano da fonti accessibili al pubblico;

2-g) l’esistenza di un processo decisionale automatizzato, compresa la profilazione di cui all’articolo 22, paragrafi 1 e 4, e, almeno in tali casi, informazioni significative sulla logica utilizzata, nonché l’importanza e le conseguenze previste di tale trattamento per l’interessato.”

Quali accortezze deve avere il sito internet per adempiere alla normativa ?

  • un banner (di dimensioni abbastanza grandi da oscurare in parte la funzionalità della pagina) deve apparire su ogni pagina del vostro sito internet che dichiara che state raccogliendo informazioni con l’utilizzo di cookies, come l’interessato può bloccare  l’installazione del cookie sul suo computer (con un pulsante apposito) e un link ad una apposita pagina dove viene spiegato come il vostro sito utilizza le informazioni raccolte. Questo banner ha anche la funzione di raccogliere il consenso informato. Tanti siti che ho analizzato non bloccano l’utilizzo delle pagine, ma si limitano a dichiarare che se fai scroll della pagina accetti le condizioni di utilizzo, e procedono all’installazione sul tuo computer dei cookies. La normativa recita “Per l’installazione dei cookie tecnici non è richiesto il consenso degli utenti, mentre è necessario dare l’informativa (art. 13 del Codice privacy). I cookie di profilazione, invece, possono essere installati sul terminale dell’utente soltanto se questo abbia espresso il proprio consenso dopo essere stato informato con modalità semplificate.” Mentre la FAQ del garante recita “Il banner deve specificare che il sito utilizza cookie di profilazione, eventualmente anche di “terze parti”, che consentono di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze dell’utente. Deve contenere il link all’informativa estesa e l’indicazione che, tramite quel link, è possibile negare il consenso all’installazione di qualunque cookie. Deve precisare che se l’utente sceglie di proseguire “saltando” il banner, acconsente all’uso dei cookie.”
  • una pagina con le “cookie policy”, inserita alla fine di ogni pagina del sito internet (footer). In questa pagina (collegata al pulsante del banner) deve essere possibile disabilitare i cookies (in alternativa indicare che ogni browser può essere impostato per non accettare cookies dagli sconosciuti).
  • una pagina con la “privacy policy”, inserita alla fine di ogni pagina del sito internet (footer).

Esempi di banner per il consenso all’installazione dei cookies

Questo banner non chiede esplicitamente un consenso tramite pulsante e si avvale della interpretazione meno stringente della normativa (come da FAQ sull’uso dei cookies del garante per la privacy).

privacy cookie iubenda ITA
Banner blocco cookies e consenso generato con il servizio Iubenda

Questo banner si attiene in modo stringente alla normativa, esplicitando i pulsanti per l’accettazione di tutti i cookies (compresi quelli di terze parti), la possibilità di disabilitare a piacere i cookies che verranno installati, e il link all’informativa “Cookie policy”.

Banner cookie blocco e consenso generato con il servizio OneTrust
Banner cookie blocco e consenso generato con il servizio OneTrust

Come comporre la pagina privacy policy

Ogni sito internet è a se, ma una traccia generale delle informazioni da inserire può essere quella che segue:

  • come vengono richieste e memorizzate le vostre informazioni personali
  • come vengono usate, e a che scopo, le vostre informazioni personali
  • come accedere e correggere le vostre informazioni personali
  • come dis-iscriversi e revocare il consenso
  • se e come condividete le informazioni raccolte
  • come assicurate la non violazione delle informazioni personali
  • la vostra cookie policy
  • per quanto tempo terrete i dati personali acquisiti
  • collegamenti ad altri siti internet terzi
  • come tratterete i dati ricevuti sul vostro news group/forum/blog
  • privacy dei minorenni
  • trasferimento delle informazioni personali
  • a che recapito inviare domande e commenti
  • aggiornamenti sulla vostra linea di condotta/policy

La norma chiede un lista analitica di chi verrà a contatto con le informazioni personali acquisite dal tuo sito. Dovrai valutare tu chi necessita di informazioni per il funzionamento del tuo sito e inserirlo nella pagina sulla privacy (insieme al link privacy del tuo fornitore di servizi terzo).

Come conoscere i cookies installati sul tuo computer

In ogni browser dovrebbe esserci la possibilità di vedere quali cookies sono stati installati dal tuo sito.

Per “vedere” quali cookies utilizza il tuo sito internet devi cancellare tutti i cookies e poi entrare nel tuo sito internet. Dopo che è avvenuta l’installazione dei cookies guarda nuovamente la lista dei cookies presenti e registrati dal tuo browser (per intenderci il browser è Chrome, Explorer, Firefox, Safari, etc…). In questo modo dovresti essere in grado di fare una lista dei fornitori di servizi terzi (per esempio google analytics per il tracciamento delle presenze sul tuo sito).

Nel browser Chrome devi entrare nel menù “cancella dati di navigazione” -> impostazioni -> privacy -> impostazione contenuti -> Cookie -> tutti i cookie e dati dei siti, e alla fine trovi la lista dei siti che hanno installato cookies sul tuo computer.

Puoi cancellare i singoli cookie e vedere quanti e quali cookies sono stati installati dal tuo, o altri, siti internet. L’immagine sotto è tratta dal mio computer e mostra i cookies installati dal mio sito internet personale.

privacy cookie - lista dei cookies installati rev 1
privacy cookie – lista dei cookies installati

Fornitori di servizi legali sulla norma Europea sulla privacy

Indico alcuni fornitori di servizi per la generazione automatica dei banner e delle policies/linee di condotta da includere nel vostro sito internet.

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Cos’è e come funziona il noleggio a lungo termine ? https://www.sciamannalucio.it/cose-funziona-noleggio-lungo-termine/ https://www.sciamannalucio.it/cose-funziona-noleggio-lungo-termine/#respond Tue, 17 Apr 2018 10:18:01 +0000 https://www.sciamannalucio.it/?p=2782 Il noleggio a lungo termine è un nuovo modo di acquistare una automobile a rate. Il noleggio a lungo termine è un nuovo modo per guidare una macchina sempre nuova. Cos’è il noleggio a lungo termine ? Ci sono nuovi operatori e concessionari auto che propongono questo nuovo servizio di “affitto” della tua automobile. Puoi considerare […]

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Il noleggio a lungo termine è un nuovo modo di acquistare una automobile a rate.

Il noleggio a lungo termine è un nuovo modo per guidare una macchina sempre nuova.

Cos’è il noleggio a lungo termine ?

Ci sono nuovi operatori e concessionari auto che propongono questo nuovo servizio di “affitto” della tua automobile. Puoi considerare il noleggio a lungo termine come comprare la tua macchina a rate, con o senza anticipo.

La prima differenza è che conosci già il valore di realizzo della tua macchina al termine del “contratto di affitto”.

I costi del bollo e tassa di proprietà, del passaggio di proprietà, della manutenzione ordinaria e straordinaria, dell’assicurazione, dell’acquisto dell’auto sono tutti pagati. Il noleggiatore paga per te tutti i singoli costi, facendoti risparmiare tempo.

Ti rimane da pagare una rata mensile, calcolata in base al costo e tipo di macchina che hai scelto, e alle clausole contrattuali comprese nel noleggio.

La seconda grande differenza, rispetto all’acquisto “solitario”, è che la macchina non è di tua proprietà (da verificare in fase di contratto) e alla fine del contratto la ridai indietro senza preoccuparti di doverla rivendere.

Come funziona il noleggio a lungo termine ?

Firmi un contratto di “affitto” con un concessionario o operatore che propone il noleggio a lungo termine. Scegli l’auto che preferisci in base alle tue esigenze di spazio/prestazioni, oppure in base alla rata mensile.

Può succedere che chi ti propone il noleggio abbia una scelta di marche e modelli limitata (ho notato che succede con concessionari che già praticano la vendita di auto nuove/usate). Gli operatori specializzati nel noleggio a lungo termine spesso ti permettono di scegliere l’auto in base alle tue esigenze, come se la comprassi tu, senza limitazioni.

Oltre alla scelta del modello di auto, puoi scegliere la durata del contratto. Alla fine della durata del noleggio ridai indietro l’auto senza doverti preoccupare di rivenderla. Ho notato che le proposte sono di 24, 36, 48 e anche 60 mesi. La rata diminuisce se aumenti la durata del noleggio.

Verifica i chilometri annuali compresi nel contratto. Qualche operatore indica i chilometri totali compresi nel contratto, per cui sta a te calcolare i chilometri percorribili per ogni anno.

Quanto conviene il noleggio a lungo termine ?

Ma conviene questo noleggio ? Bisogna fare due conti per capirlo.

Nella mia ricerca ho selezionato tre fornitori il più vicino possibile alla mia città. Ho scelto la stessa macchina disponibile in tutti e tre i fornitori, per poter fare un confronto diretto. Dove possibile ho selezionato gli stessi parametri di noleggio. Di seguito espongo i risultati:

fornitore 1

Questo fornitore richiede un anticipo di 1970€ che diviso per 36 mesi aumenta il costo della rata di circa 55€.  Il costo finale, rapportato agli altri due fornitori, è di 327€ IVA e tasse incluse al mese.

Il consumo medio per chilometro dichiarato corrisponde al consumo extraurbano. Sarebbe più corretto descrivere il consumo come dichiarato dalle diciture del costruttore.

Il fornitore dichiara il modello preciso corrispondente all’offerta: ŠKODA Fabia 1.0 TSI 70kW (95CV) Design Edition. Il costo di listino, modello base, è di 12’470€ costi di passaggio esclusi.

noleggio lungo termine - skoda fabia - bossoni
Il prezzo è indicato I.E. che significa IVA Esclusa. Per i privati il costo è di 272€.

Fornitore 2

Il fornitore dichiara il modello preciso corrispondente all’offerta: ŠKODA Fabia 1.0 MPI 60CV Ambition. Il costo di listino, modello base, è di 13’720€, optional esclusi. Con la vernice metallizzata (compresa nell’offerta) il costo risulta aumentato di 500€ per un totale di 14220€ (tasse di passaggio escluse).

Il costo finale, rapportato agli altri due fornitori, è di 284€ IVA e tasse incluse al mese.

I consumi sono dichiarati correttamente come da scheda tecnica del costruttore. La cilindrata è 999 cc, con motore a 3 cilindri (un amico ha acquistato una Renault con motore a 3 cilindri e non si è trovato bene per la bassa accelerazione in fase di partenza).

noleggio lungo termine - skoda fabia - drivedifferent
ZERO anticipo

Fornitore 3

Il costo finale, rapportato agli altri due fornitori, è di 344€ IVA e tasse incluse al mese. Questo fornitore offre 20’000km per anno per cui con una proporzione calcolo la rata equivalente (prendo una interpolazione con i dati del fornitore 2) allo stesso costo (nessuna variazione di rata).

Il modello dichiarato cita la potenza del motore 44kW, che corrispondono a 60 CV.

Il costo di listino, modello base, è di 12’660€, optional e costi del passaggio esclusi.

noleggio lungo termine - skoda fabia - romano
Per i privati il costo è di 344€.

Per rapportare il costo della rata al valore della macchina devo fare una proporzione. Scelgo come valore di riferimento la macchina del fornitore 2 (14’420€). La rata di noleggio mensile del fornitore 2 è 284€.

Il fornitore 1 propone una macchina che vale 14’420€. La rata equivalente al maggior valore la calcolo così: 14’420 / 12’470 * 327€ = 378€.

Il fornitore 3 propone una macchina che vale 12’660€. La rata equivalente al maggior valore la calcolo così: 14’420 / 12’660 * 344€ = 392€.

Alcune mie considerazioni sui 3 fornitori: il fornitore 1 sembra voler abbellire i consumi, e ha meno possibilità di scelta delle clausole. Il fornitore 2 sembra avere la proposta più conveniente. Il fornitore 3 sembra avere la proposta meno conveniente.

Confronto ora la rata del noleggio alla rata di acquisto presso il produttore dell’auto. Secondo il calcolo effettuato dal produttore risulterebbe:

Quali clausole contrattuali sono nascoste nel noleggio a lungo termine ?

Il noleggio a lungo termine si basa sul concetto che la macchina non è mia, e il costo di utilizzo è sempre lo stesso, garantito da un contratto a cui corrisponde una rata mensile da pagare.

L’assicurazione è già compresa, e di solito è una assicurazione Kasco (se faccio un incidente e la colpa è mia l’assicurazione paga per me i danni). Ma attenzione alla franchigia. In caso di sinistro la franchigia è il costo che deve essere sostenuto da te. Oltre il valore di franchigia l’assicurazione ti rimborsa la differenza. Per esempio: faccio un incidente e ho un danno di 1000€. La franchigia è di 300€. L’assicurazione mi rimborsa 700€. La differenza la pago io.

Verifica anche il tipo di assicurazione se RCA, mini-Kasco o Kasco. La migliore è la Kasco senza franchigia.

Altra dettaglio da verificare nel contratto è: cosa succede se superi il chilometraggio scelto e indicato nel contratto?

I costi di manutenzione ordinaria (tagliando) e straordinaria vengono pagati direttamente dal fornitore; verifica se sei obbligato a farlo presso un centro autorizzato da loro scelto.

Cosa succede al termine del periodo del noleggio ?

Cosa succede se, per qualsiasi motivo, recedi dal contratto di noleggio prima della scadenza ?

Il cambio gomme, incluso nel costo del noleggio, comprende anche il treno di gomme invernali ?

Cosa succede nel caso l’auto abbia problemi ricorrenti, e fermo macchina frequenti, dovuti a difetto di fabbrica ? Se la macchina è ancora in garanzia è prevista la sostituzione ?

E’ prevista un’auto sostitutiva in caso di guasto ?

Quali sono i vantaggi del noleggio a lungo termine ?

Un vantaggio è che alcuni fornitori non chiedono un anticipo, ma pagherai solo le rate mensili.

Una volta stabilito il contratto e verificate le varie clausole la rata è conosciuta e comprende tutti i costi. Questo dovrebbe metterti al riparo da costi non previsti e indesiderati.

Quali aziende offrono il noleggio a lungo termine ?

Stanno aumentando i fornitori di noleggio a lungo termine. Puoi trovare quelli più vicini a te e più comodi facendo una ricerca su internet e digitando “noleggio a lungo termine + nome della tua città”.

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Rendimento impianto fotovoltaico https://www.sciamannalucio.it/rendimento-impianto-fotovoltaico/ https://www.sciamannalucio.it/rendimento-impianto-fotovoltaico/#respond Mon, 16 May 2016 16:47:05 +0000 https://www.sciamannalucio.it/?p=2157 Il rendimento di un impianto fotovoltaico lo calcolo in base alla energia elettrica prodotta ed al ritorno economico dato dalla vendita o risparmio di energia. Tutti i dati che utilizzo mi sono stati forniti da Vincenzo che mi ha chiesto di valutare l’attendibilità di un preventivo che gli è stato fatto per l’installazione di un […]

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Il rendimento di un impianto fotovoltaico lo calcolo in base alla energia elettrica prodotta ed al ritorno economico dato dalla vendita o risparmio di energia. Tutti i dati che utilizzo mi sono stati forniti da Vincenzo che mi ha chiesto di valutare l’attendibilità di un preventivo che gli è stato fatto per l’installazione di un impianto fotovoltaico chiavi in mano.

Energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico

Dipende dal luogo in cui viene installato l’impianto fotovoltaico. Dipende da quanti pannelli fotovoltaici compongono l’impianto. Ipotizzando un impianto fotovoltaico composto da 10 pannelli fotovoltaici da 300 Wp cadauno, la potenza totale dei pannelli è di 3 kWp.

Ricordo che i pannelli fotovoltaici hanno una potenzialità massima (il simbolo Wp indica proprio questa peculiarità) che si ottiene quando c’è un sole splendente e la superficie dei pannelli incontra i raggi solari al suo Zenit (raggi perpendicolari, oppure che formano un angolo di 90° con il pannello fotovoltaico). Questo significa che se i pannelli sono fissati ad un tetto non godono sempre di questa situazione ideale. Da questo ne deriva una produzione elettrica variabile durante la giornata e variabile durante le stagioni.

Per calcolare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico si deve conoscere l’insolazione media giornaliera, per tutti i giorni dell’anno. L’atlante solare serve per conoscere l’energia solare media che arriva nel punto di installazione del tuo impianto. Ci sono dei simulatori fotovoltaici che ti aiutano a conoscere questo dato fornendo la posizione del tuo impianto.

Nel caso di Vincenzo la produzione totale annuale stimata di energia elettrica è di 3180 kWh per anno (inclinazione falda/Tilt 27°, orientamento moduli Azimut 107° oppure -73° Est, moduli integrati nel tetto).

Quella che segue è la tabella di produzione elettrica stimata suddivisa per cadenza mensile e giornaliera.

rendimento impianto fotovoltaico - tabella produzione
rendimento impianto fotovoltaico – tabella produzione

Incentivi al fotovoltaico

Nel 2016 gli incentivi di cui sono a conoscenza sono: detrazione per gli interventi di recupero edilizio, scambio sul posto.

Il bonus fiscale è regolamentato dalla agenzia delle entrate e al momento in cui scrivo è del 50% del costo dell’impianto spalmato su 10 anni come detrazione fiscale nella denuncia dei redditi (Guida ristrutturazioni edilizie). Per un impianto del costo di 11’000 € IVA inclusa la detrazione spettante annualmente è di 550€ (per un totale di 5’500€ nell’arco di 10 anni).

Lo scambio sul posto è regolamentato dal GSE (Gestore dei servizi energetici) e viene riconosciuto un rimborso medio di 0,16€ per kWh immesso in rete e successivamente consumato (vedi disciplina dello scambio sul posto). Per ricevere questo rimborso bisogna registrarsi sul sito ed inviare mensilmente i dati letti sul contatore bidirezionale (contatore di scambio).

Un fattore di risparmio è l’autoconsumo dell’energia elettrica prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. Dipende dal costo al kWh applicato dal vostro gestore di rete (per esempio Enel) cioè a chi pagate la bolletta elettrica. Per Vincenzo il costo medio per kWh consumato è di 0,35€. Il costo medio lo calcolo dividendo il costo della bolletta per i kWh consumati. Questi dati li trovi nella bolletta.

rendimento impianto fotovoltaico - schema impianto
rendimento impianto fotovoltaico – schema impianto

Calcoli risparmio e guadagno

Lo scambio sul posto paga l’energia “immessa in rete” (in verità le cose sono più complesse). La domanda è quanta energia elettrica immette in rete il mio impianto?

Per rispondere dobbiamo avere un profilo dei consumi della nostra abitazione nell’arco della giornata (vedi il grafico in basso).

rendimento impianto fotovoltaico - grafico autoconsumo
rendimento impianto fotovoltaico – grafico autoconsumo

In alternativa si può analizzare la bolletta  elettrica e valutare le fasce di consumo F1, F2 e F3.

rendimento impianto fotovoltaico - fasce orarie contatore
rendimento impianto fotovoltaico – fasce orarie contatore

Ipotizzando che i consumi del sabato e della domenica sono proporzionali ai consumi dal lunedi al venerdi riportati nella fascia F1 possiamo calcolare l’energia elettrica consumata in contemporanea all’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico.

Da qui in poi faccio un calcolo teorico approssimato che non tiene conto delle variazioni di produzione elettrica al variare delle condizioni atmosferiche giornaliere e della stagionalità.

Prendiamo il dato F1 e lo moltiplichiamo per 7/5, così otteniamo i consumi totali nell’arco orario coincidente con la produzione dell’impianto fotovoltaico. Per Vincenzo i dati sono così distribuiti: Consumo annuale totale = 3180 kWh per un costo totale in bolletta di 1113€ (questo prima di installare l’impianto fotovoltaico). Il consumo rilevato in bolletta nella fascia F1 è di 1140 kWh, che adeguato al nostro moltiplicatore produce un consumo di 1596 kWh nella fascia oraria F1 che va dalle 8 del mattino alle 18 di sera per tutti i gironi della settimana. Questo dato viene chiamato AUTOCONSUMO, perchè l’energia consumata è stata contemporaneamente prodotta dall’impianto fotovoltaico, e che pertanto non viene scambiata, ne contabilizzata, nel contatore bidirezionale.

La produzione totale annuale dell’impianto sarà di 3180 kWh. Pertanto essendo 1596 kWh l’energia autoconsumata, l’elettricità immessa in rete sarà di 3180 – 1596 kWh = 1584 kWh (contabilizzata dal contatore bidirezionale). Questo produrrà un reddito stimato di 304,06€ (il valore dell’energia pagata dal GSE è variabile a seconda della zona di competenza del gestore di rete e varia da caso a caso). Questo ammontare totale viene pagato con acconti, via via che matura il credito, semestrali e con un conguaglio annuale.

Il costo della bolletta per energia consumata (prelievo dalla rete contabilizzato dal contatore bidirezionale) sarà dato dal consumo totale detratta l’energia autoconsumata. Da cui il risparmio in bolletta sarà dato da 0,35 x 1596 = 558,60€

Rimangono ancora dei crediti dovuti all’eccedenza di produzione, cioè energia immessa in rete, ma non consumata in un secondo tempo, di 1,58€ che si possono far rimborsare (ma si devono dichiarare pagandoci le tasse) oppure portare a credito per l’anno successivo. (riferimenti al calcolo rimborso SSP)

Calcolo del ritorno sull’investimento (stimato)

Non tenendo conto dell’aumento del costo dell’elettricità e della diminuzione della resa dell’impianto fotovoltaico del 20% in 25 anni, possiamo calcolare la redditività dell’impianto nell’arco di 25 anni di funzionamento.

dal 1° al 10° anno (bonus fiscale attivo):

Risparmio bolletta: 558,60 x 10 = 5586€

ricavi da scambio sul posto: 304,06 x 10 x 0,96= +2919€

Detrazioni fiscali: 50% del costo dell’impianto = +5500€

Totale ricavi: 5586+2919+5500 = +14005€

dal 11° al 25° anno (solo scambio sul posto)

Risparmio bolletta: 558,60 x 15 = 8379€

ricavi da scambio sul posto: 304,06 x 15 x 0,86= 3922€

Totale ricavi : 8379+3922 = 12301€

Ritorno economico = 26306€

L’impianto si ripaga in meno di 8 anni.

Come ottimizzare il rendimento di un impianto fotovoltaico

  • Abbassare il prezzo di acquisto dell’impianto fotovoltaico
  • aumentare l’energia elettrica autoconsumata, cioè quella consumata nelle ore diurne dalle 8 alle 18.
  • immagazzinare l’energia in eccesso sotto forma di acqua calda per integrazione riscaldamento.
  • immagazzinare l’energia in batterie di accumulo (considerare gli aumenti di impianto).

fonti:

https://www.sunearthtools.com/dp/tools/pos_earth.php?lang=it

https://www.ubisol.it/preventivo-detrazione-fiscale.html

https://www.energytime.it/lavora-in-energy-time/2-non-categorizzato/96-simulatore-fotovoltaico.html

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Stufe senza fumo fai da te: qual’è meglio? https://www.sciamannalucio.it/stufe-senza-fumo-fai-da-te-quale-meglio/ https://www.sciamannalucio.it/stufe-senza-fumo-fai-da-te-quale-meglio/#respond Thu, 16 Jul 2015 16:07:17 +0000 https://www.sciamannalucio.it/?p=1293 Capire le differenze tra Lucia stove e Rocket stove, due stufe fai da te senza fumo, per scegliere qual’è la migliore. Partiamo dalla cosa che mi interessa di più: sono due stufe semplici da costruire con il fai da te, costano poco e si possono utilizzare materiali da riciclo. Ho un caminetto vecchio stile che non “tira”. […]

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Capire le differenze tra Lucia stove e Rocket stove, due stufe fai da te senza fumo, per scegliere qual’è la migliore.

Partiamo dalla cosa che mi interessa di più: sono due stufe semplici da costruire con il fai da te, costano poco e si possono utilizzare materiali da riciclo.

Ho un caminetto vecchio stile che non “tira”. Quando l’accendo fa fumo. Ho individuato il problema, che credo, deriva da una canna fumaria costruita male. Anche com’è costruito il caminetto concorre ad un cattivo tiraggio dei fumi (mi riferisco alla forma della pianta vista dall’alto). Invece di rifare il caminetto sto pensando di costruire, con il fai da te, una stufa che non fa fumo.

Cercando ho visto che ci sono due progetti interessanti per costruire stufe senza fumo fai da te: vengono chiamate “Lucia stove” e “Rocket stove”.


Lucia stove 

screenshot LuciaStove
Stufa fai da te “Lucia stove”

Utilizza tutti i tipi di materiali organici, a patto che abbiano un residuo di umidità minore del 30%. E’ costruita con due “pentole”, una più piccola contiene il materiale combustibile. E’ inserita all’interno della pentola più grande con la base rivolta verso il basso. La pentola più grande serve a contenere la pentola piccola ed a convogliare l’aria verso l’alto. La pentola più grande in alto è dotata di un foro da cui esce la fiamma. Necessita di fori di areazione a distanze, e con rapporti, ben specifici. Trovi i disegni completi di una versione semplificata qui.

Questa stufa ha la particolarità che non brucia direttamente il combustibile, ma lo scalda ad una temperatura di circa 300-400°C per estrarre il gas contenuto al suo interno. E’ questo gas che viene bruciato. Quando finisce il fuoco rimane il materiale combustibile in forma di carbone, detto “biochar”.  Può arrivare ad un rendimento del 90% (9 parti di combustibile su dieci vengono convertiti in energia e calore). Questo processo è detto “pirolisi“.

Punti di forza: poco fumo; si possono utilizzare resti di noci, noccioline.

Difetti: per le versioni di piccola taglia si deve utilizzare pellet

Video interessanti:

https://www.youtube.com/watch?v=7hubmJzHh6Q – L’ideatore ne descrive il funzionamento e i suoi utilizzi su larga scala.

Lucia stove versione Sig. Angelo video – Il Sig. Angelo spiega nei dettagli la sua versione della Lucia Stove.


Rocket stove

 

rocket stove design
Stufa fai da te “Rocket stove”

La Rocket stove, in italiano “stufa a razzo”, utilizza una particolare configurazione sia per l’immissione del materiale da bruciare; sia per il modo in cui utilizza i fumi per riscaldare gli ambienti domestici. Se ben costruita non produce fumo nero, ma un fumo bianco formato da vapore acqueo e CO2.

Nell’immagine è sintetizzato il progetto.

L’aria che serve a bruciare la legna viene fornita dall’alto. La fiamma è invece orientata verso il basso. Viene fatta entrare in una camera di acciaio (nel fai da te è previsto l’utilizzo di un bidone/fusto di benzina di ferro). Alla sommità della camera si devono raggiungere i 450°C.  I fumi vengono fatti uscire dal basso.

I fumi possono essere utilizzati per riscaldare una massa refrattaria. Così facendo si accumula calore dentro la stanza. Nell’immagine di introduzione a questo articolo vedete il risultato finale di una stufa Rocket stove autocostruita, ed utilizzata anche come divano.

Punti di forza: poco fumo; si può utilizzare per scaldare casa.

Difetti: la parte alta della stufa è  surriscaldata e non è protetta; ingombrante; la legna deve essere tagliata in pezzi piccoli.

Video interessanti:

fasi di costruzione fai da te Rocket stove mass heater: una famiglia americana costruisce la sua stufa fai da te con argilla e materiali di recupero.


Informazioni, siti e link interessanti:

Italiano: fuoco perfetto

Inglese: manuale pdf sulle cucine e stufe fai da te; lista aggiornata di tutte le stufe fai da te nel mondo; spiegazioni sul biochar;


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Umidità e muffa in casa, come risolvere https://www.sciamannalucio.it/umidita-e-muffa-in-casa-come-risolvere/ https://www.sciamannalucio.it/umidita-e-muffa-in-casa-come-risolvere/#respond Wed, 26 Nov 2014 21:56:40 +0000 https://www.sciamannalucio.it/?p=667 La muffa nelle case si forma quando c’è troppa umidità. Capiamo perchè si forma e come risolvere il problema. Ho cambiato le finestre, con altre a risparmio energetico ed alto isolamento termico-acustico, e dopo i primi freddi è comparsa in alcune stanze della mia casa la muffa. Le vecchie finestre avevano spifferi che facevano circolare aria in […]

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La muffa nelle case si forma quando c’è troppa umidità. Capiamo perchè si forma e come risolvere il problema.

Ho cambiato le finestre, con altre a risparmio energetico ed alto isolamento termico-acustico, e dopo i primi freddi è comparsa in alcune stanze della mia casa la muffa. Le vecchie finestre avevano spifferi che facevano circolare aria in modo esagerato. Malgrado il riscaldamento acceso avevamo sempre freddo nelle camere da letto ed in bagno. Dopo aver cambiato le finestre l’estate è stata più fresca e nelle camere da letto si sta bene. Le nuove finestre hanno anche abbassato i rumori che arrivavano dall’esterno, per cui sono soddisfatto della scelta fatta e dei soldi spesi. Ma ora è sorto il problema della muffa. devo dire che la mia casa è sempre stata secca, in inverno in modo esagerato; dovevamo diffondere umidità con gli umidificatori da calorifero. Il troppo secco fa ammalare, mentre un aria con una percentuale di umidità ottimale rende piacevole gli ambienti. L’aria secca può inaridire le mucose e irritare le vie aeree, causando mal di gola e mal di testa.

Adesso che ho il problema della muffa sto cercando la soluzione per risolverlo. La prima domanda che mi faccio è perchè si forma la muffa? La muffa è un fungo che si forma in particolari circostanze di umidità e temperatura. Sulle pareti in cui si forma la muffa si condensa l’umidità dell’aria, praticamente la parete diventa leggermente bagnata.

Perchè si bagna la parete di casa? La parete si bagna quando nel punto a contatto con l’aria si raggiunge una umidità ed una temperatura tali che il vapore acqueo presente nell’aria umida condensa in piccole goccioline. Viene definito il “punto di rugiada“, o anche “temperatura di rugiada“. Chi usa gli occhiali da vista sa che in inverno quando, dopo una passeggiata, rientra in casa gli occhiali si appannano tanto da non vederci. Quello che succede è la prova pratica della temperatura di rugiada: le lenti degli occhiali sono fredde, appena vengono introdotte in un ambiente caldo e umido, l’umidità dell’aria condensa sulle lenti in forma di acqua.

Quando si forma acqua sulle pareti? una tabella mette in relazione la temperatura dell’aria nella stanza, quella della parete, e la percentuale di umidità relativa dell’aria. Incrociando colonne con righe si trova il punto di rugiada. La tabella ci dice che se nella stanza c’è una temperatura di 20°C, e la parete è a 14,4°C, allora quando l’umidità dell’aria raggiunge il 70% si forma condensa sulla parete.

Tabella punto di rugiada
Tabella punto di rugiada

Come faccio a misurare la temperatura della parete? si può utilizzare un termometro, ma la soluzione migliore è utilizzare una termocamera. Con la termocamera potete “vedere” perchè ci sono delle aree della parete che sono più fredde di altre. Il fenomeno, di solito, è dovuto ad una perdita o mancanza di isolamento termico.

Come risolvo il problema di muffa in casa?  Per risolvere, o alleviare, il problema dovete evitare: che l’umidità sia eccessiva, oppure che la temperatura della parete sia troppo bassa. Per diminuire l’umidità dovrete utilizzare un deumidificatore, che funzionando ad elettricità avrà un costo in bolletta ogni volta che lo utilizzate. La seconda possibilità è creare un isolamento termico all’interno della stanza (meno costoso e fai da te), o all’esterno della casa con un cappotto (più costoso e fatto da azienda specializzata). 

Per un piccolo intervento di isolamento termico delle zone più fredde, che di solito sono le parti alte della stanza che danno verso l’esterno della casa, si può usare un materiale atossico e naturale quale il sughero, che poi potete colorare a piacere. L’intervento di isolamento risolve il problema delle muffe, ma non quello di una umidità eccessiva presente nelle stanze.

La soluzione ottimale è quella di installare uno scambiatore aria-aria, che fa circolare aria dall’esterno verso l’interno e viceversa, ma grazie alle sue proprietà e costruzione non disperde calore (dipende dal rendimento del dispositivo utilizzato) e non raffredda l’ambiente, o la stanza dove è installato. Questo sistema viene chiamato “ventilazione meccanica controllata a recupero di calore“. Il costo di questo sistema dipende dal modello scelto e dal costo delle opere murarie, se necessarie.

Copyright sciamannalucio.it


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Autocostruzione di un pannello solare termico https://www.sciamannalucio.it/fv13-libri-autocostruzione-solare-termico-fai-da-te/ https://www.sciamannalucio.it/fv13-libri-autocostruzione-solare-termico-fai-da-te/#respond Mon, 04 Aug 2014 15:52:49 +0000 https://www.sciamannalucio.it/?p=99 Desideri costruire un pannello solare termico per la tua abitazione? Questo manuale ti spiegherà come fare, guidandoti nella scelta del materiale necessario, da reperire usato o da acquistare a costo modico, nell’assemblaggio dei pezzi con l’adeguata attrezzatura, fino al collaudo dell’impianto. Il pannello solare ha la funzione di catturare l’energia termica irradiata dal sole e […]

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Desideri costruire un pannello solare termico per la tua abitazione? Questo manuale ti spiegherà come fare, guidandoti nella scelta del materiale necessario, da reperire usato o da acquistare a costo modico, nell’assemblaggio dei pezzi con l’adeguata attrezzatura, fino al collaudo dell’impianto. Il pannello solare ha la funzione di catturare l’energia termica irradiata dal sole e di renderla fruibile sotto forma di acqua calda per l’uso domestico: un metodo ecologico, dunque, che sfrutta una fonte rinnovabile, che rispetta l’ambiente in quanto non produce inquinamento atmosferico e che consente un notevole risparmio sulla bolletta energetica. Questo libro, corredato di immagini esplicative e ricco di numerosi e pratici consigli per l’autocostruzione, ti aiuterà a realizzare con facilità un pannello solare termico a basso costo e nel pieno rispetto dell’ambiente, e ti fornirà inoltre interessanti spunti sull’utilizzo delle fonti energetiche alternative per un futuro sempre più «rinnovabile».

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Autocostruzione dei pannelli fotovoltaici https://www.sciamannalucio.it/fv05-libri-autocostruzione-pannello-impianto-fotovoltaico-fai-da-te/ https://www.sciamannalucio.it/fv05-libri-autocostruzione-pannello-impianto-fotovoltaico-fai-da-te/#respond Wed, 27 Aug 2014 15:36:08 +0000 https://www.sciamannalucio.it/?p=76 Nel 2008 e’ uscito il libro + DVD “Autocostruzione dei Pannelli Fotovoltaici” edito da Aam Terranuova , che fornisce spiegazioni esaurienti, per chi ama il fai da te, sulla costruzione di un pannello fotovoltaico.Realizzare un pannello fotovoltaico di tipo domestico e’ molto piu’ facile di quanto sembri. Lo puo’ fare chiunque: basta un cacciavite, un […]

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Nel 2008 e’ uscito il libro + DVD “Autocostruzione dei Pannelli Fotovoltaici” edito da Aam Terranuova , che fornisce spiegazioni esaurienti, per chi ama il fai da te, sulla costruzione di un pannello fotovoltaico.
Realizzare un pannello fotovoltaico di tipo domestico e’ molto piu’ facile di quanto sembri. Lo puo’ fare chiunque: basta un cacciavite, un trapano elettrico, un piccolo saldatore e un minimo di capacita’ manuali. 
Al resto pensa l’autore di questo agile manuale che, con le minuziose istruzioni ed il dvd allegato, accompagna il lettore passo passo attraverso le varie fasi: assemblaggio delle celle, montaggio e collaudo del pannello. 
Con l’aiuto di questo libro, chiunque sara’ in grado di produrre dal sole l’energia elettrica necessaria per illuminare una baita di montagna o alimentare una piccola pompa per giochi d’acqua.
“Autocostruzione dei Pannelli Fotovoltaici” e’ rivolto a tutti coloro che ritengono l’alfabetizzazione al solare una scelta necessaria e irrinunciabile per il futuro del pianeta. A completare il libro, un’appendice per utilizzare al meglio gli incentivi statali stanziati a favore di chi installa un impianto fotovoltaico.

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LuciaStove, la stufa a pirolisi che non fa fumo https://www.sciamannalucio.it/luciastove-la-stufa-a-pirolisi-che-non-fa-fumo/ https://www.sciamannalucio.it/luciastove-la-stufa-a-pirolisi-che-non-fa-fumo/#respond Wed, 05 Nov 2014 10:12:59 +0000 https://www.sciamannalucio.it/?p=544 Scopriamo come funziona LuciaStove, la stufa a pirolisi, che non fa fumo ed è ecologica, con il fai da te. La LuciaStove è stata progettata da Nathaniel Mulcahy della WorldStove  per risolvere un problema che hanno tutte le popolazioni senza un accesso, diretto e costante, ad una fonte energetica per cucinare il cibo. Nei paesi del terzo mondo si […]

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Scopriamo come funziona LuciaStove, la stufa a pirolisi, che non fa fumo ed è ecologica, con il fai da te. La LuciaStove è stata progettata da Nathaniel Mulcahy della WorldStove  per risolvere un problema che hanno tutte le popolazioni senza un accesso, diretto e costante, ad una fonte energetica per cucinare il cibo. Nei paesi del terzo mondo si cucina ancora accendendo un fuoco e mettendoci sopra la pentola per cucinare. Questa tecnica provoca malattie in chi vive dentro la casa. Il fuoco prodotto è discontinuo, con una temperatura irregolare e deve essere sempre curato. LuciaStove risolve tutti questi problemi ad un costo di qualche decina di Euro.

Il legno, e tutte le biomasse contenenti cellulosa e lignina, quando riscaldati tra i 400 e gli 800°C in assenza di ossigeno, emettono vapori e gas tra i quali idrogeno,  metano, etano/etilene ed ossidi di carbonio. Se si condensano questi vapori si ottiene un bio olio, detto tar, che ha un potere calorifico circa la metà degli oli combustibili convenzionali (Tesi_di_dottorato_Giudicianni_Paola). LuciaStove, usando il principio della pirolisi, non produce fumo, perchè nel suo processo di combustione brucia solo il gas generato dal materiale che si intende utilizzare (combustibile syngas). Quando tutto il gas presente nel legno viene bruciato, al posto della cenere rimane un carbone vegetale detto biochar, che è anche un ottimo fertilizzante.  La particolarità di questa stufa-fornello è che può utilizzare biomasse con un contenuto di acqua che può arrivare fino al 35% (fonte Wikipedia).

Questa idea non è nuova, nel passato si facevano funzionare le automobili a gasogeno, con un gas prodotto da carbone o legna. I carbonai, per produrre carbonella da legno, usavano il processo di pirolisi per eliminare tutta l’umidità e acqua presente nel legno verde appena tagliato. Quello che è nuovo è il metodo utilizzato per creare il sottovuoto, che non permette alla legna di bruciare, ma solo di produrre syngas. Nel video si vede chiaramente che dopo l’avvio della stufa con il metodo tradizionale di combustione, la fiamma continua senza bruciare altro materiale, e si forma una zona sotto la fiamma che è priva di ossigeno e non brucia i pellet (vedi l’esperimento con la rosa).

Secondo un articolo apparso sul portale energoclub, il rendimento energetico di questo processo biochimico è del 85-90%. Nello stesso articolo si cita un rendimento di combustione maggiore del 93%, superiore ad una normale caldaia a metano che ha un rendimento medio del 87-90% (fonti: tabella_unità_di_misurarendimento_caldaiapotere_calorifico_combustibili). Anche Nat Mulcahy dichiara un rendimento di combustione del 93%.

Il video realizzato dall’inventore Nathaniel Mulcahy vi mostra come funziona la Lucia Stove nella fase di accensione, come è costruita e come funziona la pirolisi. Nel video vediamo che viene utilizzato un ventilatore coassiale per aumentare il flusso di aria che entra nella stufa. Nel progetto originale c’è un particolare da tenere in forte considerazione: il tubo in cui viene caricato il pellet è, nel fondo, a forma di cono e questo accorgimento sembra che eviti un eccesso di fumo quando la stufa finisce di pirolizzare i pellet. Gli esperimenti fatti con semplici lattine producono un enorme fumo quando il fuoco si spegne, a causa della mancanza di questo accorgimento.


La costruzione della Lucia Stove non è per niente alla portata di tutti, ma potete realizzarne una versione semplificata, sempre progettata dalla WorldStove, che si chiama Everything Nice Stove e di cui potete vedere i disegni costruttivi per il fai da te. Fate attenzione alle proporzioni dei fori rispetto all’altezza dei contenitori.

EverythingNiceStove parti esterne
EverythingNiceStove parti esterne
EverythingNiceStove parti interne
EverythingNiceStove parti interne

Lista dei link:

simple-EverythingNiceStove-energy-output-test

https://magic-smoke.blogspot.it/2012/06/everythingnice-stove-build.html

disegni costruttivi EverythingNiceStove

lista dei documenti di riferimento

https://fuocoperfetto.altervista.org/

https://fuocoperfetto.altervista.org/la-mlc-di-vitali-parmigiani.html


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Conducibilità termica dei materiali https://www.sciamannalucio.it/conducibilita-termica-dei-materiali/ https://www.sciamannalucio.it/conducibilita-termica-dei-materiali/#respond Tue, 07 Oct 2014 17:18:05 +0000 https://www.sciamannalucio.it/?p=161 Stavo studiando un progetto per una Onlus in Burkina Faso e mi sono ritrovato a dover calcolare la conducibilità termica di uno speciale frigorifero. Mi serviva la conducibilità termica di alcuni materiali e mi sono accorto che ci sono differenze tra il mio libro di fisica e vari siti internet. A chi credere? La bibbia […]

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Stavo studiando un progetto per una Onlus in Burkina Faso e mi sono ritrovato a dover calcolare la conducibilità termica di uno speciale frigorifero.

Mi serviva la conducibilità termica di alcuni materiali e mi sono accorto che ci sono differenze tra il mio libro di fisica e vari siti internet. A chi credere?

La bibbia dovrebbe essere la normativa di riferimento ISO 13786 (Prestazione termica dei componenti per edilizia – Caratteristiche termiche dinamiche – Metodi di calcolo) che potete acquistare qui.

Insieme alla norma UNI 10351 (Materiali da costruzione. Conduttività termica e permeabilità al vapore) che potete acquistare qui.

Sembra difficile recuperarla aggratis e allora? Vediamo cosa si può trovare:

Un software gratuito che calcola la conducibilità termica di una unione di materiali (sandwich) che trovate qui. Il software ThermalWall scritto da Giacomo Lorenzoni si basa sulla norma di riferimento ISO 13786 e da qui potreste estrapolare i valori tabellari, o calcolare direttamente il risultato. il software è semplice e leggero, lo screenshot è all’inizio di questo articolo (non avendolo provato non so dirvi di più).

Consultare la tabella sulla conducibilità termica dei materiali di Wikipedia qui. Oppure questa tabella compilata dal’ItcChiavari qui.

E’ da leggere il bellissimo lavoro fatto dalla nostra Università IUAV di Venezia, materiali isolanti nuove tendenze in architettura, che trovate qui.

Vediamo alcuni valori di conducibilità termica e li confrontiamo con le varie fonti:

Fonte                             (NPL UK)          (FISICA I ISBN 8838607699)

RAME Cu:                    403 (0°C)           401

ALLUMINIO Al:         236 (0°C)           237

POLISTIRENE:        0,045

LEGNO:                     0,125                   0,05-0,36

TERRA:                        1,1

LANA:                         0,05

CARTA:                      0,06

ARIA:                         0,024                     0,02

ACQUA:                      0,56 (0°C)


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Aerogel, il materiale più isolante tra gli isolanti termici ? https://www.sciamannalucio.it/aerogel-il-materiale-piu-isolante-tra-gli-isolanti-termici/ https://www.sciamannalucio.it/aerogel-il-materiale-piu-isolante-tra-gli-isolanti-termici/#respond Thu, 09 Oct 2014 08:59:57 +0000 https://www.sciamannalucio.it/?p=267 Aerogel è  il materiale che ha le prestazioni migliori tra gli isolanti termici conosciuti al grande pubblico. Pochi forse sanno che uno tra i migliori isolanti termici è l’aria, con un coefficiente di circa 0,025 W/m*K (più il numero è piccolo e più il materiale isolante tiene caldo). Se l’aria viene confinata in microcbolle di appena 30 nanometri di […]

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Aerogel è  il materiale che ha le prestazioni migliori tra gli isolanti termici conosciuti al grande pubblico.

Pochi forse sanno che uno tra i migliori isolanti termici è l’aria, con un coefficiente di circa 0,025 W/m*K (più il numero è piccolo e più il materiale isolante tiene caldo). Se l’aria viene confinata in microcbolle di appena 30 nanometri di diametro, la sua conducibilità termica si abbassa a 0,005 (fonte Wikipedia).

Aerogel sfrutta questa caratteristica dell’aria, intrappolandola nella sua struttura di silicio con microcavità di appena 20 nanometri . Possiamo dire che Aerogel (quello fatto con materiale siliceo) è un vetro molto speciale che ha al suo interno una miriade di micro bollicine di aria (fino al 99,98% di aria). Il suo coefficiente termico è di appena 0,016 W/m*K in condizioni normali (fonte aerogel.org).

Le sue peculiarità non finiscono qui: è il materiale solido che pesa meno al mondo (solo 11 grammi per metro cubo), è il materiale che rallenta il suono fino a 70 m/s (proprietà fonoassorbenti).

Queste tre qualità eccezionali ne fanno un ottimo materiale isolante utilizzabile nelle case per sentire meno freddo nelle giornate invernali, e sentire meno caldo nelle torride giornate di Luglio. In più Aerogel è capace di assorbire l’umidità in modo eccezionale ed al momento non ha controindicazioni per la salute.

Le implicazioni dell’uso di questo materiale in larga scala sono incredibili, credo che ne sentiremo parlare ancora.


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