Termocamera, quando e perchè utilizzarla

La termocamera è uno strumento di misura della temperatura utilissimo ed indispensabile in molte applicazione. Vediamo quando e perchè utilizzarla.

Nell’immagine vedete la fotografia di mia figlia eseguita con una termocamera. La termocamera è costruita con un sensore simile a quello per fare fotografie. Se, per esempio, il sensore ha una dimensione di 160 per 120 pixel, come la mia termocamera PCE-TC 31, significa che ho virtualmente a disposizione un totale di 19200 sonde di temperatura. Al contrario dei sensori di temperatura tradizionali, che per fare la misura devono essere a contatto con il materiale, la termocamera non entra in contatto con nessun materiale e misura le temperature anche a distanza di metri dal punto di misura. La termocamera funziona anche al buio.

Con una termocamera dovete solo fare una fotografia dell’oggetto di cui volete conoscere la temperatura. In un attimo ottenete un profilo completo della temperatura dell’oggetto, visualizzata tramite colori, e delle varie parti che lo compongono. In questo modo potete esportare la fotografia ed utilizzarla per una relazione, un controllo qualità, venderla al vostro cliente come servizio, ottimizzare il funzionamento del vostro prodotto. Per fare un esempio, che non ricalca l’utilizzo classico di questo strumento di misura, ho conosciuto un geometra che offre il servizio di ricerca guasti di perdite d’acqua. Utilizza la sua termocamera professionale per “scovare” il punto esatto dove avviene la perdita. In questo modo risolve il problema del cliente in minor tempo, non fa “rompere” mezza casa al proprietario e di conseguenza i costi di muratore ed idraulico si abbassano.

Quando mi può essere utile una termocamera? Ogni volta che si deve fare una misura di temperatura e non si può accedere con una sonda a contatto, allora la termocamera diventa indispensabile. Per esempio nei cicli termici; nelle fonderie per determinare la temperatura a distanza dei pezzi o dell’altoforno; negli impianti fotovoltaici per cercare gli hot spot sui moduli, punti di saldatura o celle che sono surriscaldate; nella verifica del corretto raffreddamento di inverter ed altri dispositivi elettronici.

Gli elettricisti per verificare e prevenire possibili incendi dovuti a surriscaldamento di cavi elettrici e dispositivi di sezionamento. Gli idraulici per verificare ed ottimizzare la temperatura di mandata nei caloriferi, negli impianti a pavimento, nella verifica dei condizionatori. Geometri ed Architetti per la certificazione o ottimizzazione delle perdite termiche di case ed edifici. Per i montatori di cappotti per verificare e certificare l’efficienza e correttezza del lavoro eseguito.

Nel campo elettronico per verificare ed ottimizzare i prototipi e le schede elettroniche, ed in fase di produzione per verificare e certificare l’efficienza e le specifiche del prodotto. Per i muratori per trovare i punti freddi delle stanze, dove si forma muffa, ed applicare un isolante termico solo nelle zone più critiche; per verificare il corretto funzionamento di scivoli di garage dotati di riscaldatori antigelo inglobati nella gettata di cemento.

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Autore dell'articolo: Lucio Sciamanna